Il libro Patrice Lumumba – Combattenti per l’Africa libera (Anteo Edizioni, 2023) offre un’approfondita esplorazione della vita politica del primo ministro della Repubblica del Congo post-indipendenza. Attraverso discorsi, scritti e testimonianze, il testo delinea il contesto storico e le sfide affrontate da Lumumba nella sua lotta contro il colonialismo belga.
Il libro Patrice Lumumba – Combattenti per l’Africa libera (Anteo Edizioni, 2023), offre un’immersione dettagliata nella vita di Patrice Lumumba, il primo ministro della neonata Repubblica del Congo (oggi Repubblica Democratica del Congo), subito dopo che questa aveva raggiunto l’indipendenza dal Belgio, nel 1960. Attraverso i principali discorsi e scritti dello stesso leader congolese e le testimonianze di giornalisti e personaggi di spicco, il testo delinea il contesto storico e le sfide affrontate da Lumumba nella sua lotta contro il colonialismo belga, fornendo una prospettiva ricca e approfondita sulla sua figura.
L’opera inizia con uno sguardo alle umili origini di Lumumba, una storia condivisa con molti dei suoi connazionali. Il giovane Patrice, nonostante le difficoltà, ha avuto accesso all’istruzione, frequentando prima una scuola di missionari cattolici e successivamente una scuola protestante. La sua vivacità intellettuale lo ha portato a lavorare in una società mineraria nella provincia del Kivu fino al 1945, e poi a diventare progressivamente uno dei personaggi di riferimento della politica congolese e della lotta contro il colonialismo belga.
In particolare, il momento cruciale della sua trasformazione in leader politico ebbe luogo nel 1955, quando fondò l’Associazione del Personale Indigeno della Colonia (APIC). Lumumba ebbe inoltre l’opportunità di esprimere le sue opinioni al Re Baldovino I durante la sua visita in Congo, dimostrando una visione critica della situazione della popolazione congolese. Questo episodio lo pose sotto i riflettori, e l’anno successivo, invitato dal primo ministro belga, Lumumba visitò il Belgio insieme ad altri notabili.
I discorsi e gli scritti di Lumumba dimostrano invece come il suo breve percorso politico non fu mai facile, con l’amministrazione coloniale belga che cercò di ostacolarlo in vari modi, sia prima che dopo l’indipendenza formale della Repubblica del Congo. Le fonti ci portano dunque a meglio comprendere gli avvenimenti politici del Congo tra l’indipendenza del 1960 e l’assassinio di Lumumba, nel gennaio del 1961. Dallo storico discorso d’indipendenza del 30 giugno 1960 fino alla sua morte, Lumumba ha rappresentato la grande speranza dei congolesi e dei popoli africani in generale, prima che i complotti orditi dai suoi nemici interni ed esterni lo mettessero a tacere per sempre.
Lumumba affrontò la resistenza interna e l’opposizione esterna quando cercò di africanizzare l’esercito, provocando la secessione della regione mineraria del Katanga con il supporto belga, che si servì a questo scopo di uno dei principali rivali politici di Lumumba, Moïse Tshombé. Le Nazioni Unite, e in particolare l’allora segretario generale Dag Hammarskjöld, ignorarono gli appelli di Lumumba per l’assistenza militare, come dimostra il carteggio tra Lumumba e il diplomatico svedese, con la sola Unione Sovietica che diede un consistente sostegno al governo della neonata Repubblica del Congo.
Il complotto ordito dal Belgio e dalle altre potenze imperialiste occidentali, in combutta con personaggi della politica congolese come Tshombé e Joseph-Désiré Mobutu, prima amico e poi traditore di Lumumba, furono gli elementi che portarono all’arresto, alla prigionia e alla brutale esecuzione di Patrice Lumumba e di due suoi importanti collaboratori, Joseph Okito e Maurice Mpolo. Mobutu sarebbe poi diventato il leader del Paese, da lui ribattezzato Zaire, con il nome di Mobutu Sese Seko, restando alla presidenza ininterrottamente dal 1965 al 1997, anno della sua morte.
La vicenda di Lumumba e il suo impatto sulla storia del Congo sono fondamentali per comprendere la travagliata storia di quel Paese, ancora oggi in preda a numerosi conflitti interni, e allo stesso tempo comprendere cosa rappresenta ancora oggi la figura di Lumumba per i giovani congolesi e africani in generale. La lettura del testo, attraverso le parole di Lumumba e le testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto, non può che arricchire la conoscenza dei fatti storici con nuovi dettagli e prospettive, restituendo un quadro complesso in cui tuttavia emergono delle chiare responsabilità per la brutale fine di Lumumba.
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Giulio Chinappi – World Politics Blog