Il Natale, Banksy (foto da Twitter @Gaia93712891)

In tanti conteranno le bombe le conteranno una ad una … nella speranza di sentirne il boato e che esso sia abbastanza distante per poterlo sentire di nuovo

Ci sono momenti in cui vorresti muoverti, ma non ci riesci.

Allora inizi a divagare in attesa di qualcosa che non c’è più.

Stai lì, seduto su una panca, a fissare i disegni decorativi delle mattonelle dei pavimenti di certe chiese .. o a cercare di capire il senso di quel quadro appeso lì chissà da quanto tempo …

Poi senti l’odore intenso dei fiori … allora ti ricordi perché sei lì, immobile, incapace di dire una parola, di fare un gesto, di alzare lo sguardo.

Tutto ti appare inutile, superfluo …

Rimani immerso in un tempo indefinito, nei pensieri che tornano .. le giravolte .. i balli leggeri … i sorrisi donati senza un motivo .. no, non ci saranno più .. è solo altra memoria a perdere …

Natale arriverà, ancora, ma non per tutti, ed altri domani si aggiungeranno e vivranno questi momenti scoloriti e indefinibili.

Sarà un Natale diverso.

Sarà un Natale che non avresti voluto.

Eppure, arriverà, come sempre.

E non sarà uguale per tutti.

In tanti conteranno le bombele conteranno una ad una … nella speranza di sentirne il boato e che esso sia abbastanza distante per poterlo sentire di nuovo.

Altri annegheranno chissà dove e chissà perché …

Altri lo vivranno senza un futuro …

Altri ancora fuggiranno da loro stessi … dal loro tempo senza sapere neanche il perché lo stanno vivendo …

Altri imprecheranno alle ingiustizie del mondo …

Altri continueranno ad elemosinare un po’ d’amore .. quello che non hanno mai ricevuto .. o che non hanno potuto dare …

Altri …

Cosa c’è da gioire?

Che diritto abbiano di gioire?

No, non sarà un Natale uguale per tutti ...

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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