All’interno di un quadro generale segnato dalla smisurata crescita delle disuguaglianze e dall’assenza, a livello europeo, di una adeguata soggettività politica di sinistra il 2024 si presenta in tutto il mondo come un anno elettorale di importanza strategica: si comincerà con Taiwan, poi la Russia (con la conferma scontata di Putin, ma con interessanti risvolti da analizzare), le elezioni europee dal sicuro effetto politico, il turno elettorale in grandi paesi asiatici come India,Indonesia, Corea del Sud, poi il Sud Africa e infine le attesissime presidenziali USA.

Questa sommaria elencazione è stata elaborata soltanto per ricordare la necessità di riflettere prioritariamente sugli equilibri degli organismi sovranazionali.

Sono gli organismi sovranazionali (in particolare l’ONU e l’Unione Europea) da considerare come le sedi decisive per poter pensare di venire fuori dal tunnel della guerra e dovrà essere questo il primo punto di orientamento per le scelte legate al nostro orizzonte domestico.

Pensiamo in particolare all’occasione delle elezioni europee che si giocheranno prima di tutto all’insegna della perdita di centralità dell’Occidente sullo scacchiere mondiale e il cui esito non potrà essere considerato semplicemente un punto di raccolta di forze per una ridefinizione della logica dei blocchi.

Accanto al tema della sovranazionalità e dell’uscita dal provincialismo cui è ridotto il nostro sistema nel suo insieme va ricordata ,sul piano della politica interna, la questione costituzionale che non potrà essere ridotta a somma di tecnicismi ma dovrà essere considerata questione essenziale e vitale dalla quale dipende il pericletante destino della nostra democrazia repubblicana.

I punti – chiave del 2024 prossimo venturo su cui costruire una prospettiva di alternativa risiedono allora su questi due elementi della dimensione internazionale sotto l’aspetto della democrazia delle istituzioni sovranazionali (pensando in questo senso all’UE) e della piena affermazione della Costituzione Repubblicana nel rifiuto di personalizzazione e autoritarismo.

Ci sarà occasione. per discuterne

Di Franco Astengo

Lunga militanza politico-giornalistica ha collaborato con il Manifesto, l'Unità, il Secolo XIX,. Ha lavorato per molti anni al Comune di Savona occupandosi di statistiche elettorali e successivamente ha collaborato con la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Genova tenendo lezioni nei corsi di "Partiti politici e gruppi di Pressione", "Sistema politico italiano", "Potere locale", "Politiche pubbliche dell'Unione Europea".

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