Tre attentati in Libano, Iran e Iraq contro l’Asse della Resistenza. In certi piani alti di USA e Israele si vuole più guerra. Dopo l’ingresso di Iran e sauditi nei BRICS, sul piatto c’è il dominio globale. [Pino Cabras]

 Pino Cabras.

Inevitabile contarli: tre gravi attentati politici in tre giorni, in sequenza, in Libano, Iran e Iraq, tutti accomunati dalla valenza simbolica potente a danno delle frazioni che si intersecano con una rete di alleanze che spesso si autodefinisce “Asse della Resistenza” (il lascito più duraturo di Qasem Soleimani).
Qualcuno, ai piani alti del complesso militare e spionistico inter-operante di USA e Israele, ritiene che sia il momento di incendiare tutto il Medio Oriente in una guerra che può innescare ben di peggio.
Impongono a suon di brutali provocazioni un severo esame politico e militare all’Asse della Resistenza per attirarlo da subito in un gioco più esteso, dove si va al sodo dei rapporti di forza mondiali.
A pochi giorni dall’ingresso nei BRICS di Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti (potenzialmente una svolta mondiale) quel qualcuno ai piani alti vuole bruciare in un unico fuoco purificatore i libri contabili dei propri fallimenti e quelli dei nuovi successi altrui. Sul piatto della scommessa c’è il dominio del mondo. E naturalmente ci sono le vite di noi tutti

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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