Il 23 gennaio, il Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha iniziato una visita di Stato in Cina su invito di Xi Jinping, mirando a potenziare i legami bilaterali. La visita riflette la profonda amicizia tra i leader e offre opportunità per espandere la collaborazione in settori come i trasporti, la lotta al terrorismo e la cultura, oltre all’economia.

Il 23 gennaio, il Presidente dell’Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev ha iniziato, su invito del suo omologo Xi Jinping, una visita di Stato in Cina, che si concluderà il 25 gennaio, secondo quanto annunciato dalla portavoce del Ministero degli Esteri cinese Hua Chunying venerdì scorso. Gli osservatori ritengono che la visita spingerà l’ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali e agevolerà la cooperazione della Cina con l’intera regione dell’Asia centrale.

Fin dalla fondazione dei legami diplomatici 32 anni fa, Cina e Uzbekistan si sono trattati con rispetto, godendo di buon vicinato e mutuo vantaggio, e mantenendo la solidarietà nei momenti difficili, ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning nella conferenza stampa di venerdì scorso. Le relazioni bilaterali hanno registrato una crescita esponenziale, e la cooperazione in vari settori ha prodotto risultati fruttuosi, fornendo un forte impulso allo sviluppo e alla vitalità dei due Paesi e un’energia positiva per la pace e la stabilità dell’Asia centrale e del mondo in generale, ha aggiunto Mao.

La visita di stato del Presidente Mirziyoyev in Cina all’inizio del nuovo anno riflette pienamente la forza delle nostre relazioni bilaterali e l’amicizia profonda tra i due capi di stato, ha dichiarato Mao. “Le due parti approfitteranno di questa opportunità per elevare le relazioni bilaterali e aggiungere nuove dimensioni alla comunità di futuro condiviso tra Cina e Uzbekistan“, ha aggiunto il portavoce.

I due paesi hanno avuto frequenti interazioni nell’ultima decade. Nel maggio 2017, il Presidente Mirziyoyev effettuò la sua prima visita di stato in Cina dopo aver assunto l’incarico. Il leader uzbeko ha nuovamente visitato la Cina nel febbraio 2022 per le Olimpiadi invernali di Pechino, mentre il Presidente Xi ha visitato l’Uzbekistan nel settembre dello stesso anno per il summit dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) a Samarcanda. Nel 2023, Mirziyoyev ha visitato la Cina due volte, prima per il primo Vertice Cina-Asia centrale a maggio e poi per il terzo Forum per la Cooperazione Internazionale della Via della Seta a ottobre.

Tali visite frequenti dimostrano lo sviluppo solido delle relazioni bilaterali e la ricchezza del potenziale di cooperazione, affermano gli analisti.

Zhu Yongbiao, direttore esecutivo del Centro di Ricerca per la Belt and Road presso l’Università di Lanzhou, ha dichiarato al Global Times venerdì che Cina e Uzbekistan condividono un alto livello di fiducia reciproca e hanno posizioni vicine su una serie di questioni regionali e internazionali, citando il ruolo dell’Uzbekistan nel meccanismo della SCO, il suo sostegno alle iniziative proposte dalla Cina e la posizione della Cina su temi come la lotta al terrorismo.

Secondo gli analisti cinesi, i due Paesi hanno il potenziale per una maggiore cooperazione su temi di sicurezza come la lotta al terrorismo e la questione dell’Afghanistan, oltre alla risposta ai cambiamenti climatici.

Sul fronte dello sviluppo economico, Zhu ha affermato che l’Uzbekistan cerca di integrarsi meglio nei mercati regionali e internazionali e promuovere la costruzione di un corridoio di trasporto Cina-Asia centrale, in cui la Cina svolge un ruolo importante e le basi e le prospettive per la cooperazione sono solide e positive.

La linea ferroviaria Angren-Pap, la più lunga galleria dell’Uzbekistan e dell’Asia centrale costruita da imprese cinesi, il corridoio di trasporto Cina-Kirghizistan-Uzbekistan, le quattro rotte del gasdotto naturale Cina-Asia centrale, che passano tutte per l’Uzbekistan, sono esempi di cooperazione amichevole tra Paesi vicini.

L’Uzbekistan attribuisce grande importanza all’agricoltura arida, alla riduzione della povertà, allo sviluppo sostenibile e all’economia digitale, mentre la Cina può condividere la sua esperienza in questi settori, ha spiegato ancora Zhu.

Gli analisti hanno indicato l’archeologia e la cultura come un altro settore di cooperazione che continua a legare i due Paesi dai tempi antichi attraverso la Via della Seta.

A tal propostio, il Ministro della Cultura e del Turismo cinese, Hu Heping, ha guidato una delegazione in Uzbekistan nell’ottobre 2023. In quell’occasione, le due parti hanno raggiunto accordi sulla cooperazione nel turismo, sulla creazione di centri culturali, sulle visite reciproche di gruppi artistici e sulla ripristino dei beni culturali, tra gli altri settori.

Secondo il portavoce Mao, durante la visita di Mirziyoyev, i due Paesi terranno anche una serie di attività di supporto in cultura, educazione e cooperazione locale, approfondendo in modo completo la cooperazione in vari settori e beneficiando entrambi i Paesi e i loro popoli.

Per quanto riguarda i dati prettamente economici, invece, nel 2023 il commercio bilaterale è stato di 98,85 miliardi di yuan (13,93 miliardi di dollari), con un aumento del 53,2% su base annua, secondo i dati della dogana cinese. Le esportazioni cinesi in Uzbekistan hanno registrato una crescita impressionante del 76,8% su base annua.

In quest’ambito, la regione dello Xinjiang è diventata un punto di passaggio chiave per i Paesi dell’Asia centrale, compreso l’Uzbekistan.

L’Uzbekistan è un paese popoloso e una potenza economica importante nella regione. Rafforzare le interazioni con la Cina nell’ambito della BRI, nella crescente complessità della situazione mondiale di oggi, sta diventando sempre più importante per l’Uzbekistan, specialmente per aiutare il Paese a svolgere un ruolo più importante nella governance mondiale“, ha dichiarato Zhang Hong, ricercatore presso l’Accademia Cinese di Scienze Sociali.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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