Orsini: “Roberto Sergio, amministratore delegato, invita la Rai a ricordare soltanto i 130 ostaggi nelle mani di Hamas. Peccato che Netanyahu tenga in ostaggio due milioni di palestinesi.”

Rai, Orsini: “Dove si terrà il prossimo Festival di Sanremo? A Tel Aviv o a Kiev?”

La tv di Stato italiana, nella persona dell’amministratore delegato della RAI Roberto Sergio, prende le distanze dalle parole pronunciate dal cantante Ghali durante il Festival di Sanremo.

“Stop al genocidio!“, aveva detto l’artista, senza nemmeno pronunciare le parole “Palestina” o “Israele“.
Lo scorso anno, al contrario, in un tripudio di lustrini gialli e blu, si era arrivati al punto di invitare il presidente ucraino ed esprimergli esplicito sostegno. Ma la Palestina è innominabile.

Sergio ha dichiarato, senza il minimo imbarazzo: “Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta.”

A commento della vicenda sono arrivati due tweet al veleno di Alessandro Orsini.

Scrive il professore nel primo messaggio: “L’impressione è che l’ambasciata israeliana ambisca a esercitare un controllo sulle trasmissioni della Rai. Il comunicato stampa dell’amministratore delegato induce a ritenere che lo abbia. Non è chiaro se la Rai sia soggetta più a Zelensky o a Netanyahu.”

Per poi concludere: “L’unica cosa certa è che lo scontro per i palinsesti tra Israele e Ucraina è ormai esploso. Dove si terrà il prossimo Festival di Sanremo? A Tel Aviv o a Kiev? È su questo che si consumerà la prossima crisi di governo.”

Nel secondo tweet è ancora più esplicito: “Roberto Sergio, amministratore delegato, invita la Rai a ricordare soltanto i 130 ostaggi nelle mani di Hamas. Peccato che Netanyahu tenga in ostaggio due milioni di palestinesi.”

E aggiunge: “Essendo l’Europa una civiltà ferocemente razzista, predomina l’idea che la vita di 130 bianchi occidentali valga infinitamente più della vita di un milione di bambini palestinesi meno bianchi. Vorrei rassicurare l’ambasciatore piangi-piangi.”

Conclude Orsini: “L’Europa sta facendo ogni sforzo per salvare i 130 ostaggi di Hamas e nessuno per fermare il massacro di migliaia di palestinesi. Benvenuto nell’Europa coloniale, tutto regolare. Prima l’Europa organizzava gli stermini sul proprio territorio. Adesso li appalta nelle terre lontane. Esternalizzazione. Si abbattono i costi, aumentano i benefici. Si può dire che è rivoltante?”

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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