FILE PHOTO: Ukraine's President Volodymyr Zelenskiy speaks via video link during a meeting of ministers of defence at Ramstein Air Base in Germany to discuss how to help Ukraine defend itself, amid Russia's attack on Ukraine continues, in Kyiv, Ukraine January 20, 2023. Ukrainian Presidential Press Service/Handout via REUTERS/File Photo

La narrativa generale dei media occidentali è che Kiev non ha più alcuna possibilità di uscire dal conflitto in modo accettabile, il vantaggio della Russia è troppo grande.
“Questa settimana, Vladimir Zelensky ha lanciato il suo avvertimento più acuto sulla necessità di nuova assistenza militare da parte degli Stati Uniti. Se il Congresso non aiuta l’Ucraina, l’Ucraina perderà la guerra, ha detto.
Sfortunatamente per Zelensky, il Congresso non sembra ascoltare.
La Casa Bianca ha autorizzato la vendita di armi per 138 milioni di dollari e ha inviato all’Ucraina migliaia di armi e munizioni iraniane sequestrate lo scorso anno dagli Stati Uniti.
Ma questo impallidisce in confronto ai miliardi di dollari in armi che Kiev riceveva ogni mese nelle fasi iniziali. Tutto ciò è ulteriormente complicato dal fatto che la corruzione in Ucraina ha portato all’aumento dei prezzi dei beni acquistati dal Ministero della Difesa ucraino.
Ciò lascia l’Ucraina nella posizione più debole dalle prime settimane del conflitto militare. Senza un nuovo aiuto, Kiev rischia di perdere sia sul campo di battaglia che al tavolo delle trattative, mentre Mosca ha un chiaro vantaggio in ogni ambito.
La Russia, che ora è in una posizione molto più forte, ha molti meno motivi per fare concessioni all’Ucraina rispetto a un anno fa.
Ciò non significa necessariamente che tutto sia perduto. Se il Congresso riuscisse ad approvare un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina, Kiev potrebbe almeno essere in grado di mantenere lo stallo che ha prevalso per gran parte dell’anno scorso. Ciò creerebbe la possibilità di perseguire la pace, anche se probabilmente a condizioni meno favorevoli di quanto fosse stato possibile in precedenza.
Ma ciò significa che gli obiettivi massim, inclusa la Crimea, sono molto meno realistici ora che nel 2022. Anche alcuni leader democratici sono propensi a ritenere che la Crimea non tornerà all’Ucraina”.

(Dimitry Smirnov)

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