Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invita Ilaria Cucchi al Viminale dopo le ultime confessioni sul pestaggio e sulla morte del fratello Stefano. Ma nel 2016 l’attuale ministro dell’Interno si rivolgeva in ben altro modo a Ilaria: “Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo”, diceva riferendosi a una foto pubblicata dalla sorella di Stefano Cucchi.

Stefano Rizzuti

Oggi il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, invita Ilaria Cucchi al Viminale, dopo la confessione, con l’accusa nei confronti di due colleghi, del carabiniere che ha ammesso che il fratello Stefano è stato pestato. Ma un po’ di tempo fa, a gennaio 2016, Salvini non riservava le stesse parole di buon senso rivolte oggi a Ilaria Cucchi. Anzi. Ai tempi l’allora leader della Lega diceva esplicitamente “mi fa schifo”, riferendosi alla sorella di Stefano Cucchi. Partiamo da oggi. Dopo la notizia della confessione del carabiniere, Salvini decide di invitare “sorella e parenti” di Cucchi al Viminale: “Sono i benvenuti. Eventuali reati o errori di pochissimi uomini in divisa devono essere puniti con la massima severità, ma questo non può mettere in discussione la professionalità e l’eroismo quotidiano di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi delle forze dell’ordine”.

Matteo Salvini

@matteosalvinimi

La sorella e i parenti di Stefano sono i benvenuti al Viminale.
Eventuali reati o errori di pochissimi vanno puniti con la massima severità, ma ciò non può mettere in discussione professionalità e eroismo quotidiani di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi in divisa.

L’attacco a Ilaria Cucchi del 2016

A gennaio 2016, però, Salvini diceva cose diverse, intervistato da La Zanzara, trasmissione che va in onda su Radio24. Affermava, per esempio: “Io sto sempre e comunque con polizia e carabinieri. Se l’1% sbaglia deve pagare, anche il doppio. Però mi sembra difficile pensare che ci siano poliziotti o carabinieri che hanno pestato per il gusto di farlo”. Oggi gli ultimi fatti sembrano dargli torto in merito a questa dichiarazione. Ma non l’unica: “Ilaria Cucchi? Capisco il dolore di una sorella che ha perso il fratello, ma mi fa schifo – affermava –. È un post che mi fa schifo, mi ricorda tanto il documento contro il commissario Calabresi”. Il riferimento era alla foto del carabiniere indagato per la morte di Stefano Cucchi che la sorella Ilaria aveva pubblicato su Facebook.

E ancora Salvini diceva: “La sorella di Cucchi si deve vergognare. La storia dovrebbe insegnare. Qualcuno nel passato fece un documento pubblico, erano intellettuali sdegnati contro un commissario di polizia che fu assassinato. I carabinieri possono tranquillamente mettere una foto in costume da bagno sulla pagina di Facebook. O un carabinieri non può andare al mare? È assolutamente vergognoso. I legali fanno bene a querelare la signora e lei dovrebbe chiedere scusa”.

Ilaria Cucchi: ‘Mi aspetto le scuse di Salvini’

Oggi è stata anche la stessa Ilaria Cucchi a chiamare in causa Matteo Salvini: “Oggi mi aspetto le scuse del ministro dell’Interno. A Stefano e alla nostra famiglia per tutto quello che ha sofferto”. Ilaria ha anche scritto un post su Facebook, senza far riferimento di alcun genere a Salvini: “Ci chieda scusa chi ci ha offesi in tutti questi anni. Ci chieda scusa chi in tutti questi anni ha affermato che Stefano è morto di suo, che era caduto. Ci chieda scusa chi ci ha denunciato. Chi ha fatto carriera politica offendendoci si deve vergognare. Lo Stato deve chiederci scusa. Deve chiedere scusa alla famiglia Cucchi“.

https://www.fanpage.it/quando-matteo-salvini-diceva-ilaria-cucchi-mi-fa-schifo/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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