Stefano Orsi

Aggiornamento dai fronti siriani del 9-5-2019

Sacca di Idlib

Proseguono intensi gli scontri a fuoco a nord di Hama, le operazioni di terra stanno procedendo come immaginato.
Le Unità Tigre guidano questa operazione legata alla necessità di acquisire dettagliate informazioni sulle attuali capacità belliche delle milizie jihadiste,
Reduci da un sanguinoso conflitto interno che ha visto HTS prevalere all’interno della sacca, ora l’SAA ha bisogno di capire l’effettiva efficienza bellica del nemico e di mappare la logistica impegnata al sostenere il fuoco del fronte avanzato.
Pertanto sul modello di precedenti campagne, procedono le forze speciali alla testa di milizie meno addestrate e pur ottenendo già dei risultati concreti, come la conquista di diversi capisaldi e punti di valore strategico, il loro fine è a più ampio respiro.
Ieri è stata una giornata con notevoli progressi dell’esercito siriano, due sono state le roccaforti cadute in queste ultime 24 ore, ieri pomeriggio è stata Kafr Nabudah a essere liberata, mentre oggi le forze siriane sono arrivate in prima mattinata presso Qalaat al Madiq e hanno proseguito lungo la strada statale 56 fino ad arrivare in queste ultime battute presso Lirkat.
L’accelerazione è significativa, pensando a due fattori, il primo che le Unità Tigre, stanno coordinando milizie ed NDF e non le unità di élite come la 4 Divisione o il 5° Corpo d’Armata, per cui avere progressi importanti nella sacca di Idlib è un segnale incoraggiante in vista del prossimo impiego delle unità migliori, il secondo fattore è che avremo presto modo di valutare il grado di approntamento delle difese interne alla sacca, visto che già in passato hanno dato segnale di essere poco tenaci una volta superate le prime linee, l’esercito quando penetrava di alcuni Km non trovava più difese organizzate ma solo punti di resistenza nei centri abitati.
L’azione offensiva di ieri ha portato, dopo duri scontri con le milizie filo-turche, Jaish al Izza, al controllo della periferia del villaggio, poi dopo altri violenti scontri, nel pomeriggio l’esercito annunciava di avere il pieno controllo di Kafr Nabudah erano state respinte tutte le controffensive scattate dopo la perdita della roccaforte. La situazione è favorevole ad ulteriori sviluppi verso est in direzione di Khan Shaykun in quanto la strada diretta che collega i due centri, passa attraverso il vicino villaggio di Hobait, se dovessero controllarlo la via verso la grande roccaforte del sud della Sacca sarebbe facilmente fruibile per i siriani.
Prendere Khan Shaykun è importante, oltre che per il valore simbolico della roccaforte dove venne inscenato il finto attacco chimico di due anni fa, perchè costringerebbe le milizie jihadiste più a sud al ritiro forzato dalle loro posizioni. Kafr Zhita, Marek, Al Lataminah potrebbero essere recuperate quindi senza grande sforzo.
Mentre ad ovest osservando una mappa più ampia appare evidente come lungo la SS56 vi siano tutta una serie di alture che dominano la piana di Al Gaab e che se catturate, garantirebbero una facile avanzata in direzione di Jisr al Shougur che si trova più a nord lungo la pianura.
La strategia di questa iniziativa, appare dunque confermata come propedeutica a nuove e più corpose battaglie che si vanno profilando e di cui presto potremo parlare.
Intanto un nuovo fronte si è aperto ieri pomeriggio, ci spostiamo quindi nella provincia di Latakia, e vediamo che in questo settore, dopo i bombardamenti sulle postazioni difensive dei giorni scorsi, ora la 4° Divisione corazzata, passa a muoversi sul terreno.
La 42° brigata della Divisione ha attaccato le milizie jihadiste di HTS (Al Qaeda) presso il villaggio di Kabani, e prendendo il controllo della strategica altura a quota 1156, che domina proprio il villaggio, una importante evoluzione dello scenario bellico in quanto inizia ora ad operare anche la potente divisione corazzata protagonista delle battaglie più cruente ed impegnative della guerra. Vista da un punto di vista strategico, la località è sempre finalizzata a controllare quelle alture che danno il controllo, oltre che su vicini villaggi come Kabani, anche sulla piana di Al Gaab che in questo caso rimarrebbe ad est del settore conquistato.
Stefano Orsi

Qui invece la nostra 51° video SITREP se non avete tempo guardaela a pezzi e mandateci le vostre domande e riflessioni , sono sempre gradite. Buona visione!

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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