Il commento della Coldiretti su dati Effis: “Preoccupano i piromani, 60% degli incendi di origine dolosa”Condividi su facebookCondividi su twitterCondividi su whatsappCondividi su emailCondividi su print

ROMA – “Record degli incendi in Italia, dove dall’inizio del 2019 sono divampati 295 roghi, praticamente il triplo dello scorso anno con effetti devastanti dal punto di vista economico e ambientale”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, dalla quale si evidenzia “in media piu’ di un incendio al giorno lungo la Penisola durante l’anno sulla base dei dati Effis, in riferimento ai roghi scoppiati alle porte di Palermo a Monreale e San Martino delle Scale considerati di origine dolosa”. 

Secondo la Coldiretti “se certamente il divampare delle fiamme è favorito dal clima anomalo, a preoccupare è proprio l’azione dei piromani con il 60% degli incendi che si stima sia causato volontariamente. Abitazioni andate a fuoco, coltivazioni bruciate, animali soffocati e uccisi dalle fiamme, ma anche case rurali, macchine e attrezzature agricole, capannoni e boschi distrutti sono le drammatiche conseguenze degli incendi”.

“Per ricostituire i boschi andati in fiamme- continua la Coldiretti- ci vogliono almeno 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo. Nei boschi andati a fuoco sono impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono decine di migliaia di appassionati”.

“Un costo drammatico che l’Italia è costretta ad affrontare perché- conclude la Coldiretti- è mancata l’opera di prevenzione, sorveglianza e soprattutto di educazione ambientale sul valore inestimabile di un patrimonio determinate per la biodiversità e per la stabilità idrogeologica del territorio”.

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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