Vakhtang Enukidze aveva 38 anni.
Probabilmente il suo nome non vi dirà nulla.
E’ morto il 18 gennaio in un CPR a Gradisca. Ammazzato di botte.
Sarebbe stato “picchiato ripetutamente nel Cpr da circa 10 agenti, anche con un colpo d’avambraccio dietro la nuca e una ginocchiata nella schiena, trascinato per i piedi come un cane”. Lo raccontano a Riccardo Magi, deputato dei radicali, una decina di persone, ospiti del centro, ma anche un operatore e un poliziotto, con la stessa e identica versione.
Alcuni di questi testimoni, nel frattempo, sono stati espulsi.
I #cpr li ha istituiti il Partito Democratico con il Decreto Minniti-Orlando, il “papà” dei pacchetti sicurezza di Salvini.
Sapete come ci si finisce dentro? Non perchè si è compiuto un reato, ma per il proprio “status” giuridico. Non per quello che fai, ma per quello che sei, per dove sei nato.
Costano più dei centri di accoglienza e le persone che ci finiscono una volta entrate non sanno quando usciranno e se usciranno.
Su questi veri e propri lager, però, la concordanza tra centrodestra, centrosinistra e movimento 5 stelle è totale.
Vergogna. #chiudereicpr
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