Ogni giorno le forze dell’ordine controllano mediamente 250.000 persone emettendo sanzioni al 2-3% dei controllati con percentuali ancora più basse per i denunciati per divieto assoluto di allontanarsi da casa. Gli italiani si stanno quindi dimostrando ligi e rispettose delle regole. Ma allora perchè i media insistono nel dipingere l’Italia come un paese di furbetti quando la realtà è un’altra? E perchè questo accanimento ormai insensato verso i runner quando è chiaro che il contagio lo si prende prevalentemente nei luoghi chiusi? E perchè la stessa maniacale attenzione non viene esercitata nei confronti delle aziende aperte con il principio del silenzio-assenso per verificare se davvero operano in filiere essenziali e se hanno messo in pratica tutte le misure previste per evitare la diffusione del contagio sui luoghi di lavoro? Per altro in un paese come l’Italia che non brilla per sicurezza sul lavoro.La deriva securitaria che sta accompagnando l’emergenza sanitaria inizia ad essere oppressiva.

Stefano Lugli (Prc) pagina FB

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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