Occupazione, l’Italia ancora in fondo alla classifica europea. Importa a qualcuno? Mentre la manovra cade a pezzi dal cilindro Di Maio-Salvini sul lavoro non esce proprio niente

A settembre la disoccupazione giovanile è rimasta invariata per il terzo mese consecutivo sia nell’eurozona, a 16,8%, che nei 28, a 14,9%. Un anno fa era nei 19 a 18,3% e nei 28 a 16,5%. Lo comunica Eurostat. L’Italia (31,6%) si conferma il terzo Paese con il tasso più alto dietro Grecia (37,9% a luglio) e Spagna (34,3%), mentre il minor numero di giovani disoccupati si trova in Repubblica ceca e Germania (6,3%) e in Olanda (7,5%). Sono sette complessivamente i Paesi in cui il tasso su mese è aumentato: oltre all’Italia (+0,3%), anche Austria (+0,5%), Lituania, Malta e Slovacchia (+0,4%), Repubblica Ceca e Francia (+0,1%).

“Accelerano i processi di precarizzazione e di peggioramento della qualità del lavoro – dichiara la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti a commento dei dati -. È imbarazzante il rimpallo delle responsabilità della politica, che continua a non affrontare i nodi strutturali della debolezza del mercato del lavoro. Anche questa legge di Bilancio non contiene misure forti a favore dell’occupazione, a partire da giovani e donne, della crescita e di investimenti pubblici e privati”.

“Le rilevazioni – sottolinea la dirigente sindacale – confermano le difficoltà di un mercato del lavoro che soffre da tempo di tassi di
crescita inferiori alla media europea, in cui rimane un’incidenza drammatica della disoccupazione giovanile, che riguarda un giovane su
tre e che ha alimentato negli ultimi anni un processo di forte emigrazione verso l’estero”. Un mercato del lavoro definito da Scacchetti “debole e frammentato”, in cui, come la Cgil ha più volte denunciato, “il recupero occupazionale è quasi tutto concentrato nei settori a più basso valore aggiunto e sulle fasce più mature dell’occupazione, anche in ragione dell’allungamento della permanenza al lavoro per le sbagliate riforme previdenziali, oltre che caratterizzato da molte meno ore lavorate rispetto al periodo pre-crisi”.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2018/11/1/51970-occupazione-litalia-ancora-in-fondo-alla-classifica-europea/

 

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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