Mario Vargas Llosa e Keiko Fujmori
Mario Vargas Llosa ha scritto moltissimo, è diventato noto a livello internazionale grazie a romanzi come La città e i cani, La Casa Verde e Conversazione nella “Catedral”. Nel 2020 è uscito in Italia il suo ultimo romanzo, Tempi duri. Ha scritto di tutto, racconti, romanzi, saggi, commedie e anche poesie.  Oltre il premio Nobel del 2016 ha ottenuto vari riconoscimenti, per esempimembro di I classe dell’Ordine al Merito Educativo e Culturale Gabriela Mistral (Cile), ed altri Nel 2021 è stato eletto membro dell’Académie française al seggio numero 18, primo membro che non ha scritto nessuna opera in lingua francese, che però parla fluentemente.
Come politico Mario Vargas Llosa ha preso molte posizioni di destra. Una per tutte, forse la prima. Il 26 gennaio 1983, otto giornalisti e una guida andina furono assassinati, ad Uchuraccay (Ayacucho, Perù), da contadini addestrati e diretti dalla Marina militare a combattere contro i guerriglieri  di “Sendero Luminoso”. I giornalisti si erano recati ad ​Uchuraccay per indagare sull’assassinio di alcuni presunti membri del Partito comunista del Perù, tra i quali, anche alcuni minori. A quel tempo le forze un politico opinabile, per le sue prese di posizione.armate peruviane usavano la tattica di organizzare alcune comunità contadine contro la guerriglia. Dopo il massacro venne istituita una commissione d’inchiesta presieduta da Mario Vargas Llosa che coprì le responsabiltà del Governo e delle forze armate peruviane per quel massacro, fornendo un supporto a tutta la politica di violazione sistematica dei diritti umani in atto nel Perù di quel tempo.
 Una delle ultime che Mario Vargas Llosa ha combinato è alle presidenziali in Perù del 2021 è quello di aver appoggiato la candidata di estrema destra Keiko Fujimori contro il candidato di sinistra Pedro Castillo, affermando che con lei al potere ci sono maggiori possibilità di salvare la democrazia.
E cosi via disastro politico Mario Vargas Llosa.

Caricatura di Mario Vargas Llosa

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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