La risposta di Lavrov alla domanda del programma “Mosca. Cremlino. Putin”
(Mosca, 5 novembre 2023)

Domanda: In occasione di un incontro legato agli eventi in Daghestan, a cui ha partecipato anche lei, il presidente russo Vladimir Putin ha usato per la prima volta le parole “radice del male” in riferimento agli Stati Uniti. Bisogna fare qualcosa con la radice del male? Cosa si dovrebbe fare?

Lavrov: Ci sono altri metodi, tra cui l’uso di “sostanze chimiche”, non necessariamente l’estirpazione. Forse è la prima volta che il Presidente Putin usa questo termine ma ha espresso l’idea, la valutazione che gli Stati Uniti sono l’attore principale che mira a destabilizzare qualsiasi regione del mondo.
Recentemente ho letto risposte analitiche a quanto sta accadendo. Alcuni esponenti politici (non russi) hanno affermato che quando si discute della politica estera dell’Occidente e degli Stati Uniti è sbagliato parlare di due pesi e due misure. Loro hanno un unico standard: “Siamo noi a comandare. Quello che vogliamo, lo facciamo. Se non riusciamo a ottenere alcun risultato, destabilizziamo la situazione e peschiamo in acque agitate”.

Se si esaminano tutte le avventure americane all’estero degli ultimi cinquant’anni, a partire dal Vietnam, non c’è stata una sola storia in cui abbiano effettivamente portato benefici al Paese e alla regione in cui sono intervenuti.
Questo non fa che confermare la conclusione che ho appena espresso: è nel loro interesse destabilizzare tutto.
Poi aspettano che qualcuno venga a cercare i loro dollari (che stampano in quantità enormi) nell’attesa che gli Stati Uniti “aiutino” di nuovo qualcuno. Coloro che contano su questo aiuto dovrebbero ricordare la triste esperienza di tutti i leader dei Paesi che hanno fatto affidamento sugli Stati Uniti. Non appena la situazione è cambiata, Washington non ha esitato a gettare questi leader in balia del destino e ha iniziato una nuova fase della sua politica egoistica.

Domanda: A proposito della radice e delle “sostanze chimiche”, non saremo accusati di preparare e usare armi chimiche? Al giorno d’oggi ci sono fantasie di ogni tipo.

Sergey Lavrov: E’ una metafora. Lasciate che ognuno tragga le conclusioni in base alla propria istruzione.

(Ministero degli Esteri russo)

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