Io non esito a dire che il progetto di uno Stato ebraico in Palestina adottato dal Congresso sionista mondiale è criminogeno e genocidario dall’inizio. Questo progetto è andato avanti e siamo ormai arrivati all’ultima tappa che prevede l’annessione del residuale 17% della Palestina storica con l’espulsione del maggior numero possibile di palestinesi. Quelli che rimarranno saranno costretti all’apartheid.” Con queste parole, a l’AntiDiplomatico, la scrittrice Vera Pegna illustrava magistralmente quale sia l’obiettivo finale del regime di Tel Aviv e la vera ratio dietro la mattanza di Gaza.

Nel secondo giorno di tregua, che ha permesso il rilascio di decine di donne e bambini palestinesi (con i tg italiani che continuano a considerarli fantasmi così come quando venivano barbaramente incarcerati), Quds Network ha reso pubblici sui suoi canali social tre video che vogliamo riportare senza nessun commento ulteriore, ma semplicemente come le prove provate delle parole di Vera Pegna.

La banalità del male. 



1. “Ahmad Manasrah è stato rapito 8 anni fa, quando aveva solo 13 anni. Questo video trapelato mostra un ufficiale israeliano che lo “interroga”. Questo è il modo in cui gli israeliani trattano i bambini palestinesi. Israele ha rapito oltre 880 bambini palestinesi solo nel 2023″

2. “Noa guarda, il tuo ragazzo ti ha comprato una nuova collana fatta in Gaza.” Soldati israeliani si vantano di aver rubato nelle case che hanno bombardato e dove hanno effettuato la pulizia etnica dei loro legittimi proprietari. Questa collana apparteneva ad una ragazza palestinese, che aspettava la data del suo matrimonio, ma l’hanno uccisa.

3. “Dedico questa esplosione a mia figlia Ella per il suo compleanno” Un maggiore israeliano ha dedicato l’esplosione di un intero edificio ieri a Gaza, poco prima della pausa, al compleanno di due anni di sua figlia Ella.

La banalità del male.

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-pulizia_etnica_a_gaza_3_video_che_i_tg_italiani_non_vi_mostrano/8_51767/#google_vignette

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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