epa06227737 Turkish military vehicles participate in a military exercise near the Turkish-Iraqi border in the Silopi district, in Sirnak City, Turkey, 26 September 2017. The Kurdistan region is an autonomous region in northern Iraq since 1991, with an estimated population of 5.3 million people. The region shares borders with Turkey, Iran and Syria, all of which have large Kurdish minorities. On 25 September the Kurdistan region held a referendum for independence and the creation of the state of Kurdistan amidst divided international support. EPA-EFE/SEDAT SUNA

Come avevo purtroppo esattamente previsto il 26 febbraio, oggi le forze turche e jihadiste hanno effettuato un pesante attacco e sono entrate a Saraqib. I combattimenti sono ancora in corso.

L’attacco turco su Seraqib sembra abbia causato pesanti perdite all’esercito siriano  ed è plausibile che abbia coinvolto anche le forze russe. In risposta, l’aviazione russa ha dato inizio ad una serie di bombardamenti aerei mirati sui militanti e – per la prima volta – su una colonna dell’esercito turco. L’attacco aereo è avvenuto sulla strada che va da Reyhanlı a Seraqib. Ci sono notizie di forti perdite tra le forze turche, si parla di oltre 60 morti tra i militari di Ankara. I feriti turchi sono stati evacuati via terra, giacchè le richieste di Ankara di far volare gli elicotteri per evacuare le vittime sono state respinte dal comando russo in Hmeymim. Il direttore di Muraselon sostiene che l’attacco aereo russo diretto sulle forze turche sia avvenuto in risposta al tentativo diretto da un punto turco di abbattere un aereo russo. Ma le circostanze possono essere concomitanti.pubblicità

Middleast Institute segnala che è stato interessato da un bombardamento anche  posto di osservazione turco. In questo caso sembra che “un gruppo di militanti si fosse radunato attorno al P.O. turco ad ovest di Seraqib. Colpito anche un edificio a due piani usato come comando operativo dai turchi.

Sono state diffuse notizie non confermate del ritiro da Seraqib delle sole forze turche mentre le forze jihadiste sono rimaste a presidiarla.  I reporter dei media siriani sul campo hanno pubblicato sui loro canali twitter che ora (ore 21  italiane circa)  di un bombardamento molto violento con aerei e  artiglieria contro le forze che hanno occupato Saraqib, mentre viene segnalato l’arrivo di rinforzi siriani.

Intanto Erdogan ha organizzato una riunione d’emergenza. Come parte della lotta contro la diffusione di notizie sulla morte delle truppe turche, il fornitore nazionale Turk Telekom ha bloccato l’accesso al social network. Questa notizia è confermata da NetBlocks.org, che monitora gli arresti anomali di Internet in tutto il mondo.

Ciò che è certo è che la supremazia aerea porta non pochi ostacoli ai turchi. Prima che gli eventi precipitassero, oggi era arrivata dalla Turchia alla controparte russa la richiesta di poter autorizzare l’ingresso nel cielo siriano di suoi UAV armati. La Turchia dispone di 8 di questo tipo di velivoli, di cui uno è stato appena abbattuto dalla contraerea siriana.

E’ da segnalare che mentre per ora su Seraqib i turchi hanno ottenuto ciò che volevano per gli scopi di cui abbiamo parlato in precedenza,  a sud di Idlib le forze siriane hanno recuperato una vasta estensione di territorio, come potete vedere nella seguente cartina:

Però si parla di perdite turche ingenti e per questo c’è una situazione di escalation in cui le notizie si rincorrono ulteriormente.

Successivamente farò un aggiornamento sulla situazione

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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