Undicesimo incontro internazionale, 2 marzo 2022. Dove si trova Lichita?
Lichita.


Francesco Cecchini


Questo 2 marzo, in occasione del 16° compleanno di Lichita, si terrà l’ 11° Incontro Virtuale del ciclo internazionale di dibattiti Dov’è Lichita? Carmen Elizabeth Lichita Oviedo Villalba (16 anni) è stata vista l’ ultima volta il 30 novembre 2020 da sua zia Laura Villalba nelle vicinanze di Cerro Guazú (Amambay), mentre si rifugiavano dalle operazioni militari della Fuerza de Tarea Conjunta, FTC, responsabile dell’ esecuzione delle bambine Lilian Mariana e María Carmen Villalba, di 11 e 12 anni, il 2 settembre 2020. A sua volta, Laura Villalba, madre di María Carmen, venne privata della sua libertà. È estremamente preoccupante che, nel 21° secolo, atti di sparizione forzata siano ancora praticati dagli Stati firmatari delle convenzioni internazionali sui diritti umani. Va denunciata la terribile battuta d’arresto delle politiche per preservare la vita di bambini e adolescenti. Lo stato paraguaiano ha commesso crimini contro due bmbine, uccidendole e falificando la scena come se fossero vittime di terroristi in operazioni contro i guerriglieri, questo è noto come “falsi positivi”. Il governo di Mario Abdo Benítez e la Fuerza de Tarea Conjunta, FTC, sono stati responsabili di ciò.
Lilian María e María Carmen.

Le due bambine assassinate.


Myriam Villalba, madre di Lilian María, e zia di María Carmen, le due bambine uccise dalle forze militari paraguaiane nel nord del Paese il 2 settembre 2020, ha recentemente ribadito le accuse contro il governo del presidente Mario Abdo Benítez, di impedire la indagine sui decessi e ha rinnovato le richieste al Paraguay di consentire l’ ingresso della squadra di antropologia forense argentina per una nuova autopsia dei corpi.
Villalba era a Posadas lo scorso giovedì accompagnata dal rappresentante legale della famiglia in Paraguay, Salvador Sánchez Ocampos, che guida la causa per le ragazze e anche la difesa di Laura Villalba, sorella di Myriam e madre di María Carmen, arrestata il 23 dicembre 2020 quando era cercando di lasciare il teatro delle operazioni militari, a più di tre mesi dal delitto della figlia e della nipote.
“Siamo rafforzati, grazie al sostegno di tante organizzazioni che ci danno forza, e continueremo a chiedere giustizia per le nostre ragazze”, ha detto Myriam Villalba al giornale La Voz de Misiones.
Inoltre ha sottolineato che l’ unica speranza della famiglia è la giustizia internazionale. Villalba e le sue sorelle hanno già presentato il caso davanti a diverse organizzazioni multilnazionali, come i comitati per i diritti umani, i diritti dei bambini e le sparizioni forzate delle Nazioni Unite. Infatti, nel gennaio 2021, due giovani della famiglia, Tania Tamara, 19 anni, e Tamara Anahí, 14 anni, hanno testimoniato davanti al Comitato per i bambini e al Relatore speciale sulle esecuzioni sommarie. Entrambi hanno dichiarato che Lilian María e María Carmen erano vive quando sono state rapite dai militari, smentendo così la versione ufficiale del governo paraguaiano, che entrambe sono morte durante l’attacco di quella mattina al campo del gruppo di guerriglie noto come Esercito popolare paraguaiano (PPE). ), dove avevano fatto visita ai loro genitori.
Una cosa è certa. Il presidente del Paraguy Mario Abdo Benítez, il cui modello politico è la dittatura di Stroessner e che ha lodato la Fuerza de Tarea Conjunta, FTC, quando ha assassinato le due bambine non farà mai giustizia. Per ottenere giustizia bisognerà aspettare un possibile cambio politico con la vittoria del fronte di forze progressiste e di siistra Ñemongeta. Vedere la nota pubblicata su Ancora Fischia il Vento
https://www.ancorafischiailvento.org/2022/02/05/paraguay-unita-della-sinistra-per-un-cambio-politico-sociale-e-culturale/

Myriam Villalba. Nella maglietta c’ è scritto Stato Paraguaiano Infanticida

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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