Nella trasmissione elettorale Mezz’ora in Più di Rai 3, alcuni giornalisti hanno definito una favola di Robin Hood il programma di UnionePopolare di tassare i ricchi per redistribuire ai poveri.
A loro sembra una pura fantasia che ci si proponga di redistribuire l’enorme ricchezza concentrata in poche mani. Anche perché i loro editori sono tra i possessori di quella ricchezza.
In Italia i tre miliardari più ricchi hanno di più dei sei milioni più poveri. Le grandi multinazionali hanno fatto colossali profitti con pandemia, guerra e crisi energetica, mentre l’evasione fiscale ogni anno è pari all’intero ammontare della spesa sanitaria. E l’aumento della spesa militare corrisponde ai tagli di sanità e scuola pubbliche.
A questo punto trovo giusto che noi di Unione Popolare si faccia nostro il complimento giornalistico, non voluto, di voler essere dei Robin Hood.
Contro Draghi, Meloni, Letta e compagnia, ultimi dei tanti sceriffi di Nottingham che in questi trent’anni hanno preso ai poveri per dare ai ricchi, Robin Hood ci vuole proprio,. Viva Robin Hood!
Giorgio Cremaschi Pap