Nella trasmissione elettorale Mezz’ora in Più di Rai 3, alcuni giornalisti hanno definito una favola di Robin Hood il programma di UnionePopolare di tassare i ricchi per redistribuire ai poveri.
A loro sembra una pura fantasia che ci si proponga di redistribuire l’enorme ricchezza concentrata in poche mani. Anche perché i loro editori sono tra i possessori di quella ricchezza.
In Italia i tre miliardari più ricchi hanno di più dei sei milioni più poveri. Le grandi multinazionali hanno fatto colossali profitti con pandemia, guerra e crisi energetica, mentre l’evasione fiscale ogni anno è pari all’intero ammontare della spesa sanitaria. E l’aumento della spesa militare corrisponde ai tagli di sanità e scuola pubbliche.
A questo punto trovo giusto che noi di Unione Popolare si faccia nostro il complimento giornalistico, non voluto, di voler essere dei Robin Hood.
Contro Draghi, Meloni, Letta e compagnia, ultimi dei tanti sceriffi di Nottingham che in questi trent’anni hanno preso ai poveri per dare ai ricchi, Robin Hood ci vuole proprio,. Viva Robin Hood!

Giorgio Cremaschi Pap

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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