Copertina di 77

Nell’anniversario del colpo di stato militare in Argentina il romanzo 77 di Guillermo Saccomanno merita di essere letto.

Il colpo di Stato in Argentina del 1976 fu un golpe militare messo in atto in Argentina la notte del 24 marzo 1976 dalle forze armate argentine con il supporto esterno degli USA che destituì la presidente Isabel Martínez de Perón. Venne quindi instaurata una dittatura militare, denominata Processo di riorganizzazione nazionale che, durante i 7 anni della sua esistenza, fu guidata da sei diversi presidenti militari, fino al 30 ottobre 1983, quando, con nuove elezioni, venne ripristinata la democrazia.

 Jorge Rafael Videla, Isabel Martínez de Perón e Emilio Eduardo Massera
Buenos Aires, 1977. La dittatura argentina sta conducendo la sua “guerra sporca”: ogni notte, gli squadroni della morte uccidono i militanti o li portano verso una destinazione sconosciuta. Professore di letteratura, Gómez cerca di mantenere un basso profilo mentre il numero di dispersi cresce intorno a lui. Fino al giorno in cui uno dei suoi studenti, Estéban, viene rastrellato proprio nella sua classe. Consumato dall’insonnia e dalla paranoia, Gómez trascorre le notti in bar loschi alla ricerca di avventure con uomini di passaggio. Arriva al punto di iniziare una relazione travagliata e violenta con un poliziotto che lo spaventa tanto quanto lo affascina. Ma il suo conflitto interiore tra moralità e sopravvivenza diventerà insostenibile quando una giovane coppia di dissidenti si rifugia nella sua casa. Nel 1977, Guillermo Saccomanno ci ricorda che la storia si ripete, e gli avvertimenti del passato raramente vengono ascoltati.

Guillermo Saccomanno

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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