Mostra fotografica a Milano su Robert Capa dal 11.11.2022 al 19.03.2023. Nella foto, Haifa, Israele, maggio, giugno 1949. Arrivo di immigrati dalla Tunsia, dalla Turchia e dall’Europa dell’Est.
PRESENTAZIONE UFFICIALE DELLA MOSTRA ROBERT CAPA NELLA STORIA.
Al Mudec Photo una personale che ripercorre i principali reportage di guerra e di viaggio che Capa realizzò durante vent’anni di carriera, anni che coincisero con i momenti cruciali della storia del Novecento.  Realizzata grazie alla collaborazione con l’agenzia Magnum Photos, la mostra riunisce un eccezionale corpus di fotografie: oltre 80 stampe originali, alcune delle quali mai esposte prima in una mostra italiana, accompagnate da alcuni documenti d’epoca provenienti dalla collezione di Magnum. Attraverso sette sezioni e con un percorso diacronico vengono raccontati i più importanti reportage in bianco e nero realizzati da Robert Capa, dagli esordi a Berlino e Parigi (1932-1936) alla guerra civile spagnola (1936-1939); dall’invasione giapponese in Cina (1938) alla seconda guerra mondiale (1941-1945); dal reportage di viaggio in Unione Sovietica (1947) a quello sulla nascita di Israele (1948-1950), fino all’ultimo incarico come fotografo di guerra in Indocina (1954).
“Una foto è il ritaglio di un fatto, che mostra la realtà vera a chi non era presente molto più dell’intera scena”.
A partire da questa dichiarazione del grande foto-giornalista Robert Capa, la visita cercherà di analizzare il concetto di realtà attraverso le toccanti immagini scattate dall’autore, durante i conflitti del secolo ormai trascorso. Un affondo nella storia e nella sua tragicità, osservata, immortalata e narrata con gli occhi e le lenti di uno dei più importanti testimoni.
ROBERT CAPA FOTOGRAFO DI GUERRA CONTRO LE GUERRE.
Come fotografo di guerra spero di rimanere disoccupato per il resto della mia vita.                          Ende Friedman, Robert Capa
Robert Capa, fotografo di guerra odiava le guerre, le fotografava per mostrarne il dramma e l’   assurda crudeltà.
Robert Capa morì  nel nord Viet Nam, allora Indocina Francese, a Thai Binh in 1954. La zona era sotto il fuoco intenso dei viet minh e morì a solo 40 anni per aver caplestato una mina a uomo. Se non fosse stato ucciso, probabilmente a  avrebbe fotografato a Dien Bien Phu la storica sconfitta del colonialismo francese.                                                 Va ricordato che quando la sua salma arrivò negli Stati Uniti volevano seppellirlo nel cimitero  nazionale e militare di Arlngton, ma si oppose la madre affermando: ” No, mio figlio era contro la  guerra e non deve essere sepolto tra i militari.”
ROBERT CAPA E GERDA TARO
A Parigi nel 1936 Robert Capa  conobbe la , Gerda Taro, l’   amore della sua vita e sua grande collaboratrice. Alfred Kantorowicz, storiografo tedesco volontario nelle Brigate internazionali, guardandola affascinato la descrisse così: “in pantaloni, berretto schiacciato sugli splendidi capelli biondo-rame e un elegante revolver alla cintola”. Andò in Spagna assieme a Capa mettendo le loro macchine fotografiche al servizio della Repubblica contro il fascismo. Firmarono, “Capa-Taro”, lei con la Rollei lui con la Leica, ma scambiandosele spesso. Di molte è ancora incerto quali siano state scattate dall’uno o dall’altra, anche è incerto chi scattò la foto del Miliziano morente. Morì a Madrid il  26 luglio 1937, dopo un tragico incidente a Brunete  e Robert Capa non si riprese più per quella perdita.

Un bel romanzo su Gerda Taro e Robert Capa è La Ragazza Con La Leica di Angela Janeczek.

Anche una graphic novel su Gerda Taro.

GERDA TARO, UNA GRAPHIC NOVEL. – AFV

GERDA TARO, UNA GRAPHIC NOVEL. – AFVFrancesco CecchiniFrancesco Cecchini To Capa, to Capa Capa dark after nothing Reunited with his leg and with you, Taro Taro Do not…

A quando una mostra fotografica su Gerda Taro? La maggior parte di foto di Gerda Taro sono conservate nel International Center of Photography di New York, circa 200 comprese i negativi. Il Centro organizza mostre in giro per il mondo, una anche a Milano nel lontano 2009.  La fotografa Gerda Taro meriterebbe più mostre in altre città d’   Italia.

Gerda Taro e Robert Capa

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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